Cartoline
Una cartolina al milite ignoto
Il Comitato esecutivo per le onoranze al soldato ignoto curò la stampa di una cartolina commemorativa, con la franchigia postale, al prezzo di una lira, il cui ricavato era destinato agli orfani di guerra. Disegnata da Mario Barberis, artista ed ex combattente, era divisa in due parti, in modo che una di esse venisse spedita a Roma, con la possibilità di scrivere un messaggio, e una parte rimanesse all’acquirente. Nella cartolina è raffigurata la Patria-Vittoria, con l’immagine del Caduto in guerra e il Vittoriale sullo sfondo. Queste missive giunsero da tutta Italia, a suggellare, ancora una volta, quel processo identitario della Nazione che era stato avviato con la celebrazione del Milite Ignoto. Non vi è solo retorica patriottica in queste cartoline, ma anche messaggi più profondi, ricordi di chi ha perso un familiare, di chi è tornato dal fronte e ha dovuto affrontare un dopoguerra drammatico e non rispondente alle aspettative. Tra i mittenti anche alcune scolaresche.
Un bambino di nome Torquato, che frequentava la terza elementare, scrisse:
Mio babbo che è mutilato di guerra mi a detto che ti conosce e che sei stato coraggioso, forte e tanto tanto buono coi bambini. Se ti farai vedere quando verrò a Roma ti regalerò i mio giocatoli, il libro cuore che è tanto bello e ti bacerò come o baciato mio babbo quando è tornato dalla guerra.
Meno frequenti le voci del dissenso, spesso toccanti perché vergate da coloro che avevano vissuto la terribile esperienza della guerra, come un ex combattente da Avellino, che così si espresse:
A voi, martiri della nefanda guerra Europea, cui fu gioco forza abbandonare la famiglia, subire disagi di ogni specie sacrificando atrocemente la giovinezza nel fango, diventando carne da cannone e da strapazzo, a Voi un pensiero fraterno, doloroso, imperituro, l’ex combattente ferito in guerra.
Fai un commento