Archivistica Militare
La “Collezione Pastrengo” del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri
di Francesca Parisi
Con riferimento al contributo dei Carabinieri Reali alla battaglia di Pastrengo del 30 aprile 1848, il Museo Storico dell’Arma custodisce un “Complesso” – inteso quale fondo archivistico nella sua globalità, così come recepito all’atto della sua acquisizione al Museo Storico – costituito da documentazione, cimeli e armi.
Parte del materiale venne donato all’Ente, nel 1932, dal Conte Vittorio Negri di Sanfront, dalla Contessa Nadia de Moy, dal Marchese Vincenzo Incisa di Camerana e dal Conte Gustavo Morelli di Popolo, eredi e discendenti degli Ufficiali che parteciparono alla battaglia a capo degli squadroni dei Carabinieri Reali.
Tra le armi acquisiste l’elsa della sciabola del capitano Brunetta d’Usseaux, la sciabola del capitano Marchese Incisa di Camerana (adoperata in campagna), la sciabola del capitano Conte Morelli di Popolo e quella del maggiore Conte Negri di Sanfront. Tra la documentazione e i cimeli, di rilievo il ruolino del personale dipendente e due medaglie commemorative delle campagne dell’indipendenza appartenenti al capitano Incisa di Camerana, nonché un quadretto con la fotografia del maggiore Negri di Sanfront e tre sue decorazioni: Croce di Cavaliere dell’Ordine Mauriziano, Medaglia d’Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Per contenere la parte documentale della donazione, il Museo realizzò una pregiata copertina in pelle e in essa venne in un primo momento custodito il materiale, ove confluì l’ulteriore carteggio precedentemente acquisito dal Ministero della Guerra, in quest’ultimo caso attraverso la trascrizione dei documenti custoditi presso l’Archivio di Stato di Torino.
La raccolta documentale sul fatto d’armi, infatti, era già stata avviata nel 1905 dal capitano dei Carabinieri Reali Vittorio Gorini, per sostenere lo studio che egli effettuò al fine di ottenerne il riconoscimento ufficiale mediante la concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Bandiera della Legione Allievi Carabinieri, avvenuta il 20 giugno 1909.
In particolare, il capitano Gorini
ebbe modo di reperire: copia della lettera del 9 settembre 1848, diretta al Comando Superiore dei Carabinieri Reali all’Armata al Ministro di Stato di Guerra e Marina; copia della lettera del 15 aprile 1848 diretta alla Regia Segreteria di Stato per gli Affari di Guerra e Marina al Capo di Stato Maggiore Generale dell’Armata; quadro degli Ufficiali e della bassa forza del Corpo dei Carabinieri Reali che formavano il Corpo di Cavalleria di riserva e destinati ai Quartieri Generali delle Divisioni dell’Armata; Ordine generale del Capo di S.M. di Salasco all’Armata; Ordine del giorno n. 28 del Capo di S.M. di Salasco; rapporto del 1 maggio 1848, diretto dal maggiore Negri di Sanfront al Comando dell’Armata; rapporto del 27 luglio 1848, diretto dal maggiore Negri di Sanfront al Maggiore Generale Luogotenente delle Guardie del Corpo di S.M.; ragguaglio delle operazioni all’Armata; rapporto del 13 settembre 1848 diretto al generale Billiani, Comandante della Brigata “Aqui”, al Ministro della Guerra e Marina; statistica dei militari dell’Arma morti o feriti durante la campagna del 1848; appunti sui fatti d’arme a cui presero parte i Carabinieri Reali; Stati di servizio di tutti gli Ufficiali dell’Arma che parteciparono alla campagna di guerra del 1848; varie lettere private del maggiore Negri di Sanfront, del capitano Morelli di Popolo e del tenente Cavagna di Gualdana ai propri familiari dal campo di battaglia; varie lettere dirette da Enti e privati al capitano Gorini relative alla carica dei Carabinieri Reali a Pastrengo.
Il lavoro di ricostruzione storica di questo Ufficiale confluì nell’opuscolo “I Carabinieri Reali a Pastrengo (30 aprile 1848)”, anch’esso donato, in vari esemplari, al Museo Storico.
Un ulteriore versamento pervenne dal Podestà di Pastrengo, dott. Carlo Segattini, con la mediazione del Comando della Legione Carabinieri di Verona, consistente in numerose fotografie (custodite oggi nell’archivio fotografico del Museo), nonché in copie di discorsi, articoli giornalistici e tutto il materiale che, nel corso del tempo, aveva raccolto l’Amministrazione.
La Collezione relativa ai fatti di Pastrengo rappresentò una delle raccolte più importanti del costituendo archivio storico, che proprio nel 1932 veniva formato attraverso la razionale sistemazione, secondo parametri scientifici, posta in essere dal maggiore Ulderico Barengo.
Nello stesso anno, quando il più celebre dipinto di Sebastiano De Albertis sulla carica dei Carabinieri Reali a Pastrengo era ancora di proprietà della Real Casa e conservato nel palazzo del Quirinale a Roma, il Museo ricevette in donazione un’altra opera del pittore, donata da Eraldo Bonecchi, Podestà di Rho.
Quest’ultima, a quel tempo ai più sconosciuta, apparve in un’asta pubblica a Milano e venne aggiudicata al Bonecchi per un’ingente somma.
Ancora oggi è possibile ammirare le armi, le lettere dalla zona di guerra e i cimeli relativi al fatto d’armi nella Sala “Pastrengo” del Museo Storico, nella quale sono esposti il dipinto principale del De Albertis, donato infine all’Ente Museale, e un piccolo acquerello dello stesso artista, nonché una litografia, giunta al Museo nel dicembre 1936, della serie “Guerrieri della Casa di Savoia”, editore P. Ferrobraje, Torino 1959, dis. T. De Belly – lit. fratelli Doven.
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